Il cortometraggio nasce all’improvviso, nel cuore di una dimensione naturalistica incontaminata, senza alcuna preparazione previa. La protagonista — allo stesso tempo autrice e regista — si rivolge direttamente al soprannaturale in un atto creativo spontaneo, sincero e urgente. Quello che accade subito dopo diventa la struttura stessa del film: una risposta visiva immediata, potente e sorprendente, che si manifesta davanti alla camera come testimonianza diretta dell’intervento divino. L’opera è quindi sia documento spirituale, sia gesto cinematografico puro, nato in un unico flusso, senza artifici, senza repliche e senza ricostruzioni.

The short film is born suddenly, at the heart of an untouched natural setting, without any prior preparation. The protagonist — who is at once the author and the director — addresses the supernatural directly in a creative act that is spontaneous, sincere, and urgent. What happens immediately afterward becomes the very structure of the film: an instant, powerful, and astonishing visual response that appears before the camera as direct evidence of divine intervention. The work is therefore both a spiritual document and a pure cinematic gesture, created in a single flow, with no artifices, no repetitions, and no reconstruction.